【新闻转载】傅文俊的摄影叙事

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  文/弗朗切斯科·萨维里奥·鲁索

  傅文俊先生的观念摄影是当今艺术界重要且必不可少的全新组成部分,可以把它称为“历史的观念性概述或偶然性的符号”。

  第一步的分析中,傅文俊先生对不同地域文化和各个历史时期进行了成功研究。在风格上,他受到多个方面的启发,包括中国古代王朝,特别是唐宋时期的典型艺术形象、较为现代和摄影化的图像,还有使人联想到西方教堂的雕塑造型。傅文俊先生的作品正是将这些带有明显时代特征的矛盾的事物叠加在一起,创作出带有讽刺意味的现代肖像画。从这种意义上说,每个画面都是历史性摄影叙事的重要组成部分。傅文俊先生总是谈到艺术史,对他而言,这不是一种探寻的方式,而是最终的目标。实际上从某些方面来说,作品中某些方面的元素选择旨在表达一种永恒的概念。因此,每一件艺术作品都成了没有反命题的命题,由强大有力、在东西方历史进程中反复出现的证据所支撑;这告诉我们,历史总是在重复,而人类作为整体在地理和文化差异之下有着共同的相似之处。

  傅文俊先生通过人们所熟知的图像探讨与人类历史同样古老的问题。他讲述的是自古以来人们就有的疑问,但又同时具有显而易见的真实性,一种借由神秘的符号所表现出来的真实性,而这种真实性有着强烈的影射和试探,并且是很完整的。如此下去,我们来到了艺术家的第二步分析:他选择的神秘符号就像是不容置疑的论据。从这种意义上说,文化符号是具有偶然性的。文化符号的真实性虽然不能被证明,但同时也不能被明确的否定。这就是他的强项:文化符号的偶然性使其变得荒诞,但又那么无可争辩和必然。我们正在谈论的就是那些在无意识的情况下就被大家刻在脑海里的文化符号。这意味着,除了其历史价值以外,文化符号还是一种无意识的客观存在,我们天生就会把这种文化符号跟某种观念联系在一起。



  《唯马首是瞻》 观念摄影 140 x 175cm 2015

  比如说马,这种文化符号我们就会不知不觉地跟权力和统治联系在一起。而在中国占卜学中,马也是刚毅的象征。在人们的脑海和想象中,骑马意味着对自己内心世界的掌控。傅文俊先生不仅在他的作品中使用了马的形象,还用他对图像进行捕捉和选择的卓越能力使用了马头的形象。头部象征着健康(众所周知,从马的头部就可以判断出马的健康与否),也象征着一种要跟随的“指导精神”。在当代社会价值危机的情况下,他巧妙地指明了前进的道路。紧握的双手象征勤劳,恭恭敬敬的姿态象征着谦逊。为了寻找正确的路,寻找自己的生路,人们应该要谦逊一些。



  《裙带关系》观念摄影 140 x 175cm 2015

  此外,傅文俊先生还与我们谈论社会、国家、权力以及权力的弊病,这些弊病在当今依然是社会和政治所讨论的中心。柏拉图曾说,“民主会沦落为裙带关系”;艺术家在作品中讨论裙带关系,以及其他穿越时代和沟通媒介的概念,并将这些概念呈现在他的非凡构思中,定格成为图像。这些图像有着艺术寓言般的情节,即使寓言并非真实存在,但在他的摄影叙事中也成为了现实。



  《直面现实》观念摄影 140 x 175cm 2015



  《窈窕淑女》 观念摄影 140 x 175 cm 2015

  傅文俊先生是时代的亲历者和见证人;在这个时代里,我们追随错误的神话而迷失了自我,宗教被亵渎和破坏,这或许是因为道德和物质资源的缺失。随着时代的不断发展,他梦想着一个更理想的世界,这个世界似乎是一个神话、一个新的神灵。在傅文俊先生的艺术大舞台上,我们也能看到一个具有讽刺意味的新的神灵。正是在这样的背景下,诞生了名为《直面现实》与具有中国传统文化寓意的观念摄影作品《窈窕淑女》,一个全新而又古老的谚语。傅文俊先生借由历史的力量进行新的创作,这是可以一直进行下去的无穷无尽的探索和实验:这是通向真理的唯一道路。

  弗朗切斯科·萨维里奥·鲁索,意大利艺术评论家、策展人。关注国际当代艺术,其评论文章常见于艺术期刊和书籍。在欧洲范围内,为多个重要展览担任策展工作,包括“当达芬奇遇到卡诺瓦”展、帕勒莫双年展、纪念意大利统一150周年“三色艺术”展等。曾出版艺术专著《名为蒙娜丽莎的传奇》

  La contingenza del simbolo nella sinossi concettuale di Fu Wenjun

  Francesco Saverio Russo

  La fotografia concettuale di Fu Wenjun, nuovo tassello assoluto ed essenziale per la panoramica artistica attuale, può definirsi una “sinossi storica concettuale”.

  Prima tappa d’analisi, il vittorioso tentativo d’indagine di diverse culture ed epoche. Dall’ispirazione stilistica tratta da una figurazione tipica di alcune dinastie cinesi, come Song e Tang, a raffigurazioni più moderne e fotografiche, a sculture che ricordano quelle di molte chiese occidentali. Le opere del Maestro sono danze intersecanti epoche forti di guerre e combattenti, sovrapposte a pungenti ritratti contemporanei. In questo senso, ogni immagine è un punto fondamentale della sinossi. Il Grande Maestro Fu Wenjun non parla d’altro che di storia dell’arte; non è per lui un mezzo, ma il fine. Ne presenta, infatti, alcuni aspetti selezionati e finalizzati ad esprimere un concetto senza tempo. L’espressione di ogni opera diviene così una tesi senza possibilità di antitesi, forte di testimonianze che ritroviamo più volte nella storia, occidentale e orientale, a ricordare che la storia si ripete e tutta l’umanità si somiglia a prescindere dalla posizione geo-culturale.

  Fu Wenjun ci parla, attraverso immagini idiomatiche, di questioni antiche almeno quanto la specie umana. Dubbi e realtà che attanagliano l’uomo sin dall’antichità, ma sono allo stesso tempo di evidente attualità, un’attualità dimostrata avvalendosi di simboli arcani, violentemente proiettati e scandagliati, pur preservandone l’incolumità. Ed è qui che giungiamo alla seconda tappa analitica; la scelta del simbolo arcano come arma incontestabile.

  In questo senso il simbolo è contingente; la sua realtà non può essere dimostrata, ma allo stesso neppure negata definitivamente, per sua natura. È la sua forza: il simbolo, contingente, deriva dall’assoluto, innegabile e necessario. Stiamo parlando di simboli impressi nell’inconscio collettivo. Significa che, oltre alla loro valenza storica, possiedono un’esistenza assoluta ed inconscia, innatamente associata ad un concetto, anche nelle menti incontaminate.

  Il cavallo, ad esempio, è un simbolo inconsciamente associato alla forza e alla dominazione.

  Nello stesso oroscopo cinese il cavallo è tenace. Cavalcare un cavallo, nella libera associazione dei sogni, significa dominare le proprie pulsioni interiori. Fu Wenjun non solo utilizza il cavallo, ma seleziona, attraverso l’abilità di “estrarre” immagini essenziali dalla pellicola, la testa del cavallo. Una testa che indica salute (la salute del cavallo, notoriamente, si valuta dalla testa) e simboleggia “lo spirito guida” da seguire. Abilmente, ci indica la strada da seguire, nella crisi dei valori del contemporaneo. Mani giunte indicano laboriosità, la postura sommessa invece, l’umiltà che l’uomo dovrà avere per trovare la strada giusta, sua salvezza.

  Fu Wenjun ci parla inoltre della società, dello Stato, del potere e i suoi vizi, vizi che ancora oggi sono al centro del dibattito sociale e politico. “La democrazia trapassa in Nepotismo” diceva Platone; ed è proprio il nepotismo ad essere indagato; concetti che trapassano ere, mezzi di comunicazione, approdando persino sui moderni social, eppur si fermano sulle fenomenali concezioni di Wenjun: assolute certezze su tela. Tela intesa come trama allegorica dell’arte che, seppur non esista, diviene realtà nella dichiarata finzione fotografica del Maestro.

  Il Maestro è testimone vivente e creante di un’epoca in cui ci si perde nel seguire falsi miti, e gli eroi della religione sono ormai sconsacrati e dissacrati, forse per la mancanza di risorse morali e materiali. Lo sviluppo sogna un mondo più sostenibile, che sembra essere soltanto un mito, un nuovo Dio. Anche sul grande palcoscenico del Maestro Wenjun si fa satiricamente avanti un nuovo dio. È così che nasce l’opera “Face the Reality” e “Fair Lady”. Un nuovo (ma antico) idioma. Ancora una volta, realizziamo la forza storica del Maestro Fu Wenjun, inaugurando una produzione destinata a non finire, continuando all’infinito la sperimentazione: unica via per la verità.

  新闻来源:腾讯·读书

  http://journal.qq.com/a/20150303/039803.htm


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